Italy: New Anti-Prostitution Law Criminalises Street Sex Workers

ITALIANO
Negli ultimi tempi in Italia si è creato un pericoloso clima di intolleranza nei confronti delle persone che si prostituiscono e più in generale verso tutti coloro che, secondo campagne politiche ben orchestrate, metterebbero in discussione la sicurezza dei cittadini. L’allarme sociale, diretto da abili esperti, è andato crescendo fino al punto da creare capri espiatori verso i quali indirizzare l’insicurezza e la paura della gente.

La sicurezza tanto invocata si è ritorta contro quei soggetti che di essa non ne hanno mai avuto garanzia, nei confronti dei quali sono aumentate a dismisura aggressioni, violenze, discriminazioni di ogni sorta con il tentativo di far rientrare tutto questo in normali, endemici e scontati atti di violenza metropolitana, sottacendo volutamente sull’origine razzista, sessista, omo-transfobica di questi atti. Sulla paura e sull’insicurezza si è costruita e portata avanti tutta la campagna elettorale e quando questa è finita, i problemi si sono ripresentati tutti peggio di prima. Lungi dal risolverli, senza comprenderne le cause si cerca di eliminarne gli effetti con l’unica ricetta possibile per questo governo che sembra essere quella di nascondere i problemi, renderli invisibili come si sta tentando di fare con la prostituzione.

Molti si sono cimentati a trovare soluzioni dimenticando sempre di interpellare le persone direttamente interessate che, forse, avrebbero potuto suggerire possibili alternative, ma in un paese moralista come l’Italia chiedere il parere delle prostitute è pura fantascienza. Il disegno di legge del Ministro delle Pari Opportunità è il degno prodotto delle storture italiane. Lontano da offrire soluzioni e soprattutto opportunità, teso invece a reprimere, moralizzare….nascondere. Il DDL non tiene assolutamente in considerazione l’esperienza di tutte quelle persone (trans, donne, uomini) che hanno scelto liberamente di vendere prestazioni sessuali; non tiene in considerazione i bisogni di tutti coloro che esercitano la prostituzione per vivere o sopravvivere, ricordiamo che in Italia ci sono circa 15.000 transessuali che resterebbero senza mezzi di sussistenza e tantissime donne che attraverso la prostituzione, riescono a mantenere famiglia e figli.
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